Premesse per una
buona SEO strategy
Un buon progetto SEO ha bisogno di determinate basi e determinati obiettivi per poter essere realizzato in maniera ottimale e per perseguire in maniera proficua gli obiettivi preposti.
Una “buona” strategia SEO non è circoscritta a specifiche pre-determinate azioni ma abbraccia e accompagna nel complesso tutto il progetto comunicativo aziendale, integrandosi in primis con il sito web ma anche con le azioni sui social e/o con eventuali azioni di marketing strategico che si rendano necessarie nel tempo (mailing-list, landing pages, dem, campagne sem, etc.).
In primis va quindi individuato un obiettivo “principe” a cui si vuol puntare: generalmente è indubbiamente quello di aumentare la visibilità del marchio e del prodotto e di conseguenza raggiungere un pubblico potenzialmente più ampio; la strategia che verrà adottata sarà quindi volta al raggiungimento di tale obiettivo, le azioni iniziali (startup e tuning) e continuative (maintenance) che verranno messe in campo potranno essere molteplici e potranno utilizzare diversi canali, ma avranno sempre il fine ultimo di aumentare i contatti con il pubblico (acquirenti, persone interessate e potenziali collaboratori alla vendita – intermediari).
Per una efficace strategia SEO è comunque necessario partire da solide basi, ovvero dal sito web, ottimizzato al meglio per ottenere le migliori performance SEO possibili.


Analisi strategica
La realizzazione di una buona strategia SEO necessita di una prima analisi di base sugli obiettivi che si vogliono perseguire e quali strategie compiere per cercare di raggiungerli.
Fondamentale sarà individuare il target a cui ci si deve rivolgere e di conseguenza riuscire a capire cosa “cercano” le persone in target e predisporre i principali contenuti del sito al fine di far recepire a Google che il sito “risponde” alle esigenze di ricerca del pubblico targettizzato fornendo le informazioni che stanno cercando. A tal proposito verrà individuato un set di parole chiave (keywords) che verranno opportunamente inserite in modo “bilanciato” e “pertinente” con i contenuti informativi pubblicati sul sito web.
Qualità e professionalità vs. “vecchi trucchi per essere primi in Google”
In passato (e qualcuno lo sostiene ancora oggi) erano molto in voga “trucchi” e “strategie” più o meno “tecniche” per cercare di ingannare gli algoritmi del motore di ricerca e scalare il ranking della classifica, ottenendo i primi posti nei risultati di Google, anche se i contenuti del sito spesso venivano tralasciati e non curati. In verità questo approccio è diversi anni che non trova più riscontro effettivo, anzi, Google tende a penalizzare sempre più chi cerca di ingannare in qualche modo i propri algoritmi, spesso appoggiandosi al giudizio di “Quality Rater”, ovvero persone in carne ed ossa che, per conto di Google, controllano i siti web e rilasciano un punteggio di qualità che influisce positivamente o negativamente nel ranking del motore di ricerca.
Il “focus” quindi va messo soprattutto sulla qualità dei contenuti forniti dal sito web: che siano originali, pertinenti (con la linea generale del sito, il titolo della pagina, i link in entrata), fruibili in maniera intuitiva e veloce (da tutti i dispositivi), e che non presentino “forzature” messe appositamente per ingannare il motore di ricerca (frasi senza senso dove vengono annegate le keyword, testo nascosto o appositamente inserito in modo poco leggibile, ecc…).


Alla qualità dei contenuti vanno aggiunti poi determinati accorgimenti tecnici per far “digerire” al meglio le pagine del sito al robot del motore di ricerca:
- La struttura generale del sito (sia dal punto di vista della grafica che del codice di programmazione)
- l’ottimizzazione del codice
- la velocità di caricamento delle pagine
- La Sitemap (indice delle pagine del nostro sito)
- I metatag e i titoli delle pagine (che devono essere strutturati in un certo modo e non ripetitivi)
- l’URL (ovvero l’indirizzo web della pagina, che come il titolo deve essere pertinente al contenuto)
- La Link Building (ovvero la struttura interna dei link per rendere fruibili tutti i contenuti del sito)
- I “backlink” – ovvero cercare di ottenere link in entrata da siti autorevoli nella materia trattata
- Il protocollo HTTPS
- I “metadati” – ovvero fornire dati strutturati per essere elaborati in maniera semplice ad esempio da strumenti come Google Maps, o siti terzi (RSS Atom, etc..)
- Evitare errori 404 (pagine inesistenti)
Oltre agli accorgimenti tecnici e qualitativi sopra riportati, è possibile mettere in atto una strategia comunicativa più ampia, che abbraccia l’utilizzo dei social network e la distribuzione delle informazioni inerenti i nostri contenuti anche su piattaforme di terze parti.
Le strategie EXTRA proposte che interagiscono e creano benefici anche sul posizionamento nelle serp sono:
- Realizzare una scheda di Google Business (usata sia da Maps che da Google Search)
- Interagire direttamente con i social network (Facebook, Youtube, Instagram, etc…)
- Google Trends, forum e social (ovvero rimanere costantemente aggiornati con le tendenze del momento, riferite al proprio “settore” e giocare d’anticipo sui contenuti da realizzare)